Che cosa sono i Dark Pattern?

Che cosa sono i Dark Pattern?

I Dark Pattern sono modelli di progettazione ingannevoli, progettati per spingere gli utenti a compiere azioni inconsapevoli o non desiderate, spesso a vantaggio dell’azienda e a scapito dell’utente. Secondo il Garante per la Protezione dei Dati Personali, queste interfacce possono ostacolare la capacità degli utenti di proteggere i propri dati personali.

I sei tipi di Dark Pattern

Il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB), nelle sue linee guida del febbraio 2023, identifica sei categorie principali:

  1. Overloading: bombardare l’utente con richieste per raccogliere più dati possibili.
  2. Skipping: indurre l’utente a trascurare la protezione della privacy.
  3. Left in the dark: nascondere informazioni e strumenti di controllo.
  4. Obstructing: ostacolare l’accesso alle informazioni sul trattamento dei dati.
  5. Fickle: rendere l’interfaccia confusa, spingendo l’utente a dare consenso inconsapevole.
  6. Stirring: manipolare emozioni e decisioni.

Esempi pratici

  • Notifiche insistenti: iscrizione a newsletter con difficoltà a disiscriversi.
  • Moduli obbligatori: richiesta di dati eccessivi per accedere a contenuti.
  • Banner cookie ambigui: pulsanti nascosti o poco visibili.

Dark Pattern e GDPR

I Dark Pattern violano i principi del GDPR, come trasparenza, minimizzazione dei dati e correttezza. Le linee guida EDPB non sono vincolanti, ma segnalano possibili violazioni che i Garanti nazionali possono sanzionare.

Proteggere i propri dati è un diritto: attenzione a interfacce ingannevoli!